Dopo essere intervenuti sia nel 2020 che nel 2021, abbiamo deciso di avere ulteriori ragguagli da parte della Città Metropolitana in merito ai problemi concernenti gli spazi e le aule all’interno dell’Istituto Majorana di San Lazzaro.
Se si tratta di <<carenza cronica di spazi>> come asserito dal Consigliere Ruscigno, è quindi assodata – come diciamo oramai da due anni – la conoscenza di tale problema dalla Città Metropolitana. Un problema che quest’ultima, non stancheremo mai di dirlo, ha sottovalutato nel corso degli anni. L’interrogazione presentata proprio da Santoni in Consiglio metropolitano aveva come obiettivo sia quello di capire nel medio-lungo periodo quali saranno gli interventi previsti, ma anche sollecitare soluzioni temporanee, anche di tipo organizzativo, che potessero consentire ai ragazzi di frequentare le lezioni in condizioni adeguate e, con riferimento agli studenti che provengono dall’Appennino, di poter consentire loro di avere orari compatibili con l’attività scolastica, ma anche con la vita extra scolastica, che comprende il necessario riposo prima dello studio pomeridiano, attività sportive e/o culturali.
Si dice che si sta vedendo la luce in fondo tunnel. A parte i lavori di cui si è già discusso (moduli prefabbricati, ampliamento della scuola), dobbiamo rilevare (tristemente) che per quanto attiene l’ampliamento di una nuova costruzione il progetto esecutivo è ancora in fase di verifica ed entro fine marzo dovranno essere appaltati i lavori.
Una cosa è certa: i nostri ragazzi dovranno ancora attendere, forse al 2023, prima di avere una situazione stabile e accettabile. Ma si sarebbe potuto intervenire prima? Se vi era carenza cronica di spazi, sì, e certamente la Città Metropolitana di Bologna non è esente da colpe.
Alessandro Santoni Consigliere Uniti per l’Alternativa Città Metropolitana di Bologna
Marco Lisei Capogruppo Fratelli d’Italia – Regione Emilia Romagna
Alessandro Sangiorgi Consigliere Comunale Fratelli d’Italia – San Lazzaro di Savena
